THE FOLLO LINE PROJECT – TUNNEL TBM CONTRACT SIGNED

da Samsung S4 049

Ho il piacere di condividere con voi, oltre il mio giusto e motivato orgoglio in qualità di padre, la conclusione positiva di una trattativa, lunga e difficile, condotta in buona parte da mio figlio Massimo, con la “procura ad negotia” per l’aggiudicazione di un appalto nella città di Oslo del valore di oltre un miliardo di €.
Si tratta dell’opera edile ingegneristica più importante negli ultimi venti anni a livello europeo.
Detta opera sarà, quindi, in capo alla sua società Ghella spa e alla Acciona Infraestructuras S.A. società spagnola, già in joint venture per altri importanti lavori, ultimo dei quali, la tangenziale di Brisbane in Australia.

Si parla quindi, di contratti per lavori colossali d’ingegneria civile, per i quali l’Italia va giustamente fiera grazie alle sue note imprese del settore: Salini Impregilo, Astaldi, CMC, tanto per fare degli esempi e la Ghella spa, appunto.

Il mio intervento, però, non nasce solo dalla grande soddisfazione di vedere protagonista di un tale affare mio figlio, ma anche dal buon nome dell’Italia che ciò comporta.
Il tutto grazie all’abnegazione, alla preparazione e alle capacità individuali delle persone che ci lavorano.
Quest’operazione è il giusto coronamento di un impegno profuso da mio figlio, prima negli studi con la laurea in ingegneria edile, con tesi sulle gallerie, cui ha saputo ben coniugare il perfezionamento della lingua inglese, con alcuni soggiorni in Inghilterra, tra cui un esame con il progetto Erasmus a Edimburgo; a questo aggiungasi la sua scelta di apprendere durante il periodo universitario, anche la lingua spagnola presso l’Istituto Cervantes di Roma.
Tutte queste caratteristiche hanno agevolato il suo ingresso nel mondo del lavoro che è avvenuto a soli quattro mesi dopo il conseguimento della laurea.
Certamente non è stato facile, perché ciò ha comportato un periodo di lavoro e di formazione, abbastanza duro e non sempre in nazioni socialmente affidabili…
Sei anni in Venezuela, per la costruzione di una grande ferrovia in collaborazione con l’Astaldi e l’Impregilo; due anni per un acquedotto a Santo Domingo; altri due anni per una galleria per un gasdotto in Brasile.
Dopo tutto ciò è rientrato in Italia e la sua attività continua, con grandi soddisfazioni, come detto, riguardando progettualità tecnica e finanziaria e sopralluoghi in molte parti del pianeta dove la sua società è impegnata, in termini di fatturato, molto più che in Italia.

Questa mia personale disquisizione, è tesa anche a dimostrare come l’impegno individuale, la forza di volontà profusa e la capacità di amministrare e creare il proprio futuro, pagano sempre e non mi dispiace erigere ad esempio per i giovani che, spesso, cercano lavoro, con superficialità e faciloneria, questo di mio figlio che si è proposto da solo, con le sue qualità tecniche e linguistiche acquisite con pervicacia e coerenza.
Nelle foto della firma degli atti formali, mio figlio è il primo a destra e… consentitemi che una lacrima mi scivoli sulla guancia.

Faccio seguito a questa pagina del 26 marzo, per comunicare che tra poco inizieranno i grandi lavori degli scavi sotto la città di Oslo, i lavori preparatori del cantiere, iniziati già da tempo sono a buon punto.

Ieri 8 giugno, mio figlio proveniente da Oslo si è recato in Germania insieme ad alcuni colleghi a verificare il termine dei lavori dell’assemblaggio dell’ultima delle quattro TBM che dovranno scavare altrettante gallerie, di cui al contratto citato. Le prime sono in corso di trasporto verso Oslo e tra alcuni mesi saranno tutte operative.

Per questo motivo allegherò alcune foto tratte dal sito del costruttore, della TBM, la cui imponenza e complessità si evince dal solo guardare le foto, per non parlare, poi, del costo di ognuna di esse che, ammonta a 20 milioni di €, per un totale, quindi di 80 milioni!

Questa è una  foto di mio figlio, da solo, davanti al rotore di testa della macchina, del diametro di 10 metri; una curiosità è rappresentata dal fatto che ognuno delle quattro TBM ha la “mola” con la quale scavare le gallerie, di un colore diverso.

Oltre alla grandezza della parte perforante c’è da aggiungere che questi macchinari, dalla grande complessità tecnica, sono lunghi 120 metri!

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Mio figlio è il primo a sinistra.

Mi preme rimarcare che la società Ghella è un’impresa eccellente e ben nota in tutto il mondo, nonostante sia ancora a carattere “familiare” e dà lustro al nostro paese: in tempi recenti il presidente Renzi accompagnato dall’ing. Ghella, ha visitato i cantieri di un tratto della Salerno Reggio Calabria, quasi completati, un record per questa opera, il cui cantiere è aperto da decenni e ancora non chiuso; altro cantiere visitato da entrambi è quello delle metropolitane di Buenos Aires. Questo per limitarmi solo ad alcuni dei lavori in corso di cui è stata data ampia notizia sui giornali e dalle televisioni, per quanto riguarda gli altri cantieri, credo che basti visitare il sito della Ghella spa, per farsi un’idea più approfondita della qualità e capacità della società.

Abbiate comprensione per quest’altra manifestazione di orgoglio paterno, che mio figlio merita!

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