Scambio di messaggi con una collega di lavoro di tetragona fede comunista… mese di maggio 2012.

Pensieri dedicati a chi sa solo lamentarsi di tutto e tutti senza, poi, essere capace d’impegnarsi in prima persona! (ancora attuali!)

Se c’è una cosa di cui non ci sia bisogno è quella degli appelli del genere: inutili, ideologicizzati e inconcludenti, che rappresentano la certificazione della pochezza e dell’insipienza di chi, grazie al nostro voto, ci dovrebbe rappresentare e governare.

Richiami del genere non hanno mai portato a nessun risultato se non quello di alimentare un clima di disfattismo e di sconforto che amplifica la già grave situazione.
Sappiamo tutti ed anche chi detiene le deleghe del potere chi sono i delinquenti e come si potrebbero combattere, però nessuno ha il coraggio di dire che se non c’è la volontà politica e la ferma risoluzione di fare le giuste mosse senza che monti il solito coro delle critiche ipocrite, non si risolverà mai niente.
Ad avercene anche noi persone come Reagan e la Tatcher, con gli attributi e i poteri connessi, non saremmo in queste condizioni.

Poi lasciate perdere il muro di Berlino, perché siete proprio fuori tema: dietro il muro c’erano i compagni del sol dell’avvenire che hanno rovinato prima loro stessi e poi anche i paesi in cui hanno fatto proseliti di cui, lo vogliate o no, quelli del Pd sono i residui(spesso non pentiti o ravveduti come il nostro Presidente) di quella cultura politica che tanti guasti ha causato ed ancora produce laddove c’è ancora qualcuno che crede nel Comunismo…
Ognuno di noi sia Cittadino onesto e dotato di senso civico: solo questo basterebbe a raddrizzare la baracca, ma… “teniamo famiglia!”

Allora scendete sulla terra e siate pragmatici, coerenti e comportatevi di conseguenza, senza velleità, illusioni, utopie e religioni varie, se potete.
Sennò meglio tacere e fare almeno il minimo indispensabile, come assumervi le vostre responsabilità e fare politica in prima persona!

Con questo messaggio privato, che non appare sul profilo dell’associazione dei pensionati, perché non è il caso di farlo, le replico e chiudo qui la discussione provocata dal suo intervento nella pagina della comunità anzidetta.

La cosa resta, così, fra lei e me, come doveva essere, senza che si lamentasse con i componenti della stessa: azione anch’essa inutile e priva di senso.

Tragga le conclusioni che vuole ma le dico subito che di scontri del genere negli ultimi anni nel web ne ho avuti tanti sia di ordine letterario, sia di ordine “politico”. La mia vis polemica difficilmente morde il freno dinnanzi a situazioni della specie in cui si vuol dare per scontato il proprio pensiero in maniera supponente e spocchiosa, ergendosi a depositari di chissà quali verità e di una superiorità morale ed intellettuale infusa come lo “Spirito Santo” di evangelica memoria.
Se lei ha intenzione di continuare a battere questa strada io non mi tirerò indietro e ribatterò colpo su colpo, sempre nell’ambito di un confronto civile e soprattutto con onestà intellettuale.
Faccia lei.
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Segue…

Come volevasi dimostrare, signora, lei ha licenziato un comunicato roboante e di grande qualità politica, pieno di luoghi comuni e di ovvietà che già suonavano false negli anni cosiddetti di piombo.
Molto illuminante poi, l’affermazione: “Penso sia valido per tutti i colleghi”. Ciò fa comprendere la presunzione e la scarsa considerazione sulle capacità raziocinanti dei “colleghi”! Non mi ero accorto che la nostra fosse l’associazione nazionale pensionati del PD! (ex PCI…)

Una voce dissonante dal vostro pensiero unico e incontestabile vi ha controbattuto e guarda caso è risultato che il giorno dopo di esso era già vuoto di significato, perché la strage di Brindisi, quasi sicuramente non ha nessuna delle matrici da voi elencate, in base alle quali il vostro proclama dava delle precise indicazioni (inutili nella sostanza, se dopo oltre 40 anni stiamo ancora a dire le stesse cose).
Tanta era la frenesia di collocare l’evento delittuoso in un contesto che giovasse al vostro sentire che non avete avuto nemmeno l’accortezza di aspettare gli esiti delle prime indagini.
Mi permetta, inoltre, di dirle che il richiamo al fascismo: qui non si fa politica (?), lanciato dagli epigoni di uno dei più aberranti regimi politici, assimilabile, per le costrizioni delle libertà, per gli assassini politici e per le morti civili provocate dagli scellerati piani quinquennali dell’URSS, al nefando regime nazista, è, a dir poco, esilarante.

Inoltre, l’associazione è una libera unione di persone di ogni estrazione sociale culturale e di conseguenza anche politica, formata da persone che hanno lavorato nello stesso istituto e non degli iscritti ad un circolo PD come il suo, quindi il richiamo a lasciar fuori la politica, almeno a livello dell’associazione è quanto mai giusto e pertinente.

Se lei non riesce a comprendere anche questo, bene, ci lasci pure e continui a condividere con i suoi sodali le sue idee; sappia però che la libertà di pensiero e lo spirito critico sono il sale della libertà e laddove si è tutti omologati non c’è libertà e soprattutto non si è abituati ad essere criticati o contraddetti.
Questo è molto più grave di tutti i vostri proclami e nemmeno l’età le ha ancora portato il discernimento necessario per distinguere ed analizzare le idee, nonché il motore della conoscenza che è il DUBBIO che ognuno dovrebbe nutrire di fronte a qualsiasi manifestazione del pensiero, prima di farlo proprio, non senza essere sempre pronto a ricredersi, se non vada proprio così.

Forse sarebbe meglio che si cancellasse dal circolo PD, dove non c’è sicuramente libertà in senso lato ma solo un monotono e noioso appiattimento su posizioni condivise che rende inutile il dialogo ed il confronto… ed il divertimento, ovviamente.
Contenta lei…

Ecco la sua risposta!

Lei non merita risposte!”

Come prevedevo, quando non si sa accettare il confronto ed il dialogo e non si hanno gli strumenti cognitivi adatti, tutto si liquida con una battuta.
Dovrebbe ringraziarmi invece, perché le ho aperto uno spiraglio nella sua mente, scoprendo una voce che dissente dalle sue vacue ed inutili affermazioni che non è stata in grado di dimostrare essere, invece, con logica convincente, esatte.

Per ultimo lei ha anche commesso un grave errore comportamentale, non informando l’associazione su quanto si apprestava a fare e non facendosi scrupoli se il suo intervento sarebbe stato corretto o meno in quel contesto!
Il trionfo, quindi, dell’arroganza e della supponenza che ha dimostrato anche con la sua teatrale battuta.

Scenda dal piedistallo e si doti di un po’ di onestà intellettuale che non le guasterebbe… (non è mai troppo tardi…).

Come vede, lei invece le merita e come , le risposte!

 

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