Mail inviata al Corriere della Sera, riferendomi ad un articolo di Paolo Conti

Email inviata al dottor Paolo Conti del Corriere della Sera sul tema di un suo articolo, del 28 agosto 2012.

Mi riferisco al suo articolo: “AMORE” ed ai vari collegamenti relativi ai commenti dell’articolo del 20 agosto, da cui lei ha preso spunto per rispondere e manifestare la sua opinione in merito, per intervenire a mia volta senza, però, alcuna divagazione moralistica.

Vorrei ricondurre il tema su un piano strettamente umano, personale, senza cercare d’ingabbiarlo in un discorso pseudoscientifico psicologico, sull’età per amare!

Qualche anno fa ho scritto un libro che, traendo lo spunto da un sogno, narra o cerca di raccontare una storia d’amore in età “grigia”, alla soglia della pensione. Terminato il libro, ho avuto modo di scoprire, leggendo sui giornali, che detto fenomeno era già in atto negli Stati Uniti da diversi anni e che esso, si stava verificando anche nella vecchia Europa.

Avevo, quindi, trattato un argomento di carattere sociologico che si stava diffondendo anche da noi, senza saperlo.

In questa storia ed in quelle analoghe, ci sono insieme due fattori trattati negli articoli summenzionati: quello dell’innamoramento intorno ai sessanta anni e quello della frattura esistenziale, lavoro/pensione, che spesso inducono a cambiar radicalmente, sia il proprio modo di vivere, sia a sostituire l’oggetto della propria affettività, con una carica vitale che si credeva, ormai, persa per sempre o, almeno, non più possibile.

Non mi dilungo oltre dicendole, se del caso, che le potrei inviare una copia del mio “libro”, da poco ristampato per mia volontà, non certo per un successo editoriale, anche se molti amici e non, bontà loro, l’hanno apprezzato ed in un concorso letterario di un’associazione culturale napoletana ha ricevuto il secondo premio, nella categoria dei libri editi.

La saluto cordialmente e la ringrazio per l’attenzione, non trascurando di mettere in risalto che seguo da sempre il Corsera, cui sono legato anche sentimentalmente dal ricordo di mio zio, fratello di mia madre, che ha terminato la sua lunga carriera giornalistica tra le vostre fila.

                Sergio Maffucci

 

Sergio998@hotmail.com

 

www.sergiomaffucci.com

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