Il viso sferzato dalla pioggia,
il corpo scosso dal vento.
Sto sull’orlo di una roggia
e nessuna emozione più sento.
Sto per dissolvermi nel nulla,
volando verso il mio destino,
deciso d’annientarmi in questa landa brulla,
prima che si levi un nuovo mattino.
Incertezza e paura ancor mi trattiene,
consapevolezza della mia nullità, mi spinge.
Ancor per poco il sangue scorrerà nelle vene.
Respiro per l’ultima volta l’aria che il corpo cinge.
Chiudo gli occhi ed immoto assorbo i residui aneliti di vita.
Un lampo squarcia il cielo e illumina i ricordi.
Un tuono percuote la mia mente inebetita.
Tutto il mio essere torna ai primordi.
Apro gli occhi, son pronto, sollevo le mani colmo d’amarezza.
Improvviso, dal primo raggio di luce sono illuminato.
Sento come non mai, della vita la bellezza.
Pioggia e vento son cessati e il volto, è or di lacrime rigato!
8 dicembre 2005