Come una nube dal vento sospinta,
così la mente vaga sull’abbrivio dei ricordi
e sulla spinta dei sentimenti.
Ripercorre il passato e prefigura un futuro
di cui non si conosce la dimensione.
Tenta di far sintesi della vita,
chiedendosi cosa mai ne sarà di essa.
Gli affetti scompaiono, le speranze si attenuano.
Cosa rimarrà di me e del mio vissuto?
Vagheggio un tempo, non molto lontano,
in cui si perderà anche il ricordo.
Sconsolato prendo carta e penna
nel fallace tentativo di vergare
un illusorio segno che mi sopravviva.
8 maggio 2008