IL SALAME

 

Un signore dall’età indefinita, ma sicuramente oltre i cinquanta anni, si trova nel laboratorio, sito al piano interrato della sua casa.

Egli sta manipolando con perizia dei pezzi di carne sminuzzata, in cui si possono riconoscere, grazie al colore rosso scuro, anche dei ritagli di fegato.

Nel locale ristagna l’odore tipico dei laboratori dove si tratta la carne fresca, ma qui è più marcato e più dolciastro, quasi nauseabondo per un non addetto.

Il nostro uomo dopo aver accuratamente mescolato la carne con il sale, le spezie ed aromi vari, riempie, con questa mistura, dei budelli abbastanza grandi e lunghi, con i quali ricava alcuni salami di media grandezza.

Terminata questa fase, si avvia verso la parte più lontana del laboratorio, dove la già scarsa luce arriva flebile, dando all’ambiente un aspetto sinistro.

S’intravedono appena, dei lunghi pali di legno, tesi tra una parete e l’altra, dai quali pendono a stagionare numerosi altri salumi ed altri insaccati che, a prima vista, sembrano dei capocollo.

Il salumaio appende ad una pertica libera gli ultimi prodotti confezionati. Appena sistemati, si sposta verso le altre aste e comincia a saggiare lo stato della stagionatura degli altri salami. Ne stacca uno e lo porta verso il suo tavolo di lavoro.

Esaminatolo ancora più accuratamente alla luce e dopo averne più volte fiutato il profumo, con un tono di soddisfazione dice:

“Ecco, questo è al punto giusto della stagionatura, pronto per essere consumato. Lo posso spedire al mio amico Arnold, come promessogli!”

Avvolto il salame in un foglio di carta, spegne la luce, chiude la porta e sale le scale, sino al pianoterra. Raggiunge lo studio e si siede, visibilmente compiaciuto, alla scrivania.

 

Prende carta e penna e scrive una lettera di accompagno al salame, da inserire nella scatola, già pronta.

 

 

 

“Caro Arnold,

                      come promessoti da tanto tempo, ora sono in grado d’inviarti il frutto del mio lavoro che, come ti ho spiegato più volte sul web, rappresenta, per me, una vera e propria passione.


In tutti questi mesi di frequentazione ho imparato a conoscerti e sono rimasto molto contento, quando ho compreso di aver incontrato un’altra persona che condivide questa passione, quasi morbosamente quanto me.

Spero che il salame che t’invierò, insieme a queste mie poche ma sincere righe, sia di tuo gusto, come credo e resto nell’attesa di conoscere il tuo giudizio sulla sua qualità.

Tanti cari saluti”

 


                                                                                                                             HannibalLecter

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa voce è stata pubblicata in Racconti surreali e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.